Visualizzazioni totali

domenica 4 dicembre 2016

Sette generazioni dopo, il generale Custer trucida ancora


Nel mese di novembre in Nord Dakota le acque del fiume Missouri sono gelide. A turno, gruppi di ragazzi, di etnia amerindiana, ma non solo, si immergono in quelle acque e provano a raggiungere l’altra riva. Il freddo delle acque è l’ultima loro preoccupazione. Dall’altro lato del fiume è schierata la guardia nazionale che li attende con gas lacrimogeni, proiettili di gomma, cani da attacco, e varie altre amenità della cosiddetta “sicurezza”. 

Nel rispetto dell’ideale della nonviolenza, i ragazzi si fanno manganellare tenendosi per mano, cantando, pregando, e proclamando il motivo per cui spingono il loro corpo verso l’altra riva di quel fiume.
Vogliono terra, acqua, e aria libere dall'oleodotto "DAPL" che dovrebbe passare sotto il Missouri.
- Si preoccupano della terra perché l’oleodotto, il "nero serpente" come lo hanno rinominato, dovrebbe attraversare i luoghi sacri dove sono sepolti i loro antenati.
- Si preoccupano dell’acqua perché il fiume Missouri è la riserva di acqua pulita per loro, i Sioux del fiume, così come per altre decine di milioni di americani verso valle, fino al delta del Mississippi.
- Si preoccupano dell’aria perché questo oleodotto trasporterà uno dei combustibili liquidi a maggior contenuto di carbonio mai utilizzato dall’umanità (shale oil del bacino Bakken), mettendo così la pietra tombale sulle speranze di contenere il cambiamento climatico.

“Standing Rock” (La Roccia In Piedi), così si chiama il luogo dove sta avvenendo questa piccola lotta contro l’impero fossile.
Da un lato i discendenti di quei popoli nativi trucidati per più generazioni (sette generazioni, dai tempi del generale Custer), ma ancora in piedi, verticali.
Dall’altro lato, noi, se non tutti almeno tutti in parte, i visi pallidi che profittano della distruzione ambientale, dell’estrazione dei combustibili fossili.
Eppure, il confine tra il “noi” e il “loro” è labile. Almeno per quanto riguarda l’atmosfera perché siamo tutti coinvolti nel rischio di un pianeta che potrebbe diventare inabitabile a causa del cambiamento climatico.
Ma sono quasi esclusivamente “loro”, i soggetti più deboli del pianeta, a spostare il loro corpo verso l’altra riva, quella della “nostra” polizia in assetto antisommossa. Pochi gli aiuti, ma comunque importanti. I giornalisti e i medici sono utilissimi, e, non a caso, sono tra i primi ad essere messi nel mirino. Non è una metafora, sparano per davvero. Proiettili di gomma, ma che hanno un impatto tale da poter essere letali. Solo perché il 4 novembre uno di questi proiettili ha centrato alla schiena una giornalista bianca, Erin Schrode, la notizia ha avuto un po' di diffusione (al minuto 8:40 del video in cima a questa pagina). Gli amerindiani dicono che per loro questa è routine.
Ah, dimenticavo di aggiungere la buona notizia, ci vuole sempre un finale positivo, deve essere così, siamo stati abituati così. 
Il nuovo presidente eletto degli Stati Uniti, Donald J. Trump, ha una partecipazione finanziaria in questo oleodotto. Non solo, ha più volte dichiarato che vuole rilanciare gli investimenti in infrastrutture, ma solo quelle sporche, fossili e inquinanti.
In questo contesto, la probabilità che sia ascoltata la voce di questi protettori della terra, dell’acqua e del cielo è zero.
Che vengano schiacciati ancora è una certezza, come ai tempi del generale Custer.
Con la differenza che oggi abbiamo tutti la possibilità di vederlo online e in diretta. Sintonizzate i vostri feed su #standingrock, dove l'impero colpisce e no, non arrivano i nostri.
Questa ragazza Sioux molto probabilmente perderà la vista ad un occhio dopo esser stata colpita da un proiettile di gomma.

Come molti nativi amerindiani, la ragazza non ha una assicurazione sanitaria, e quindi le cure le sono state rifiutate in ospedale.

Così funziona nell'America modello di democrazia.
Chi manifesta pacificamente viene malmenato, e le spese sanitarie sono a carico suo.
Dato che questa lotta dei Sioux riguarda tutti noi, perché quel petrolio è super-inquinante, sarebbe il caso di donare anche solo qualche dollaro per le spese mediche di questa ragazza.
Il link è questo qui.

#NODAPL
#StandingRock