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lunedì 18 aprile 2016

Se 13 milioni vi sembran pochi

Oggi, a scrutinio effettuato, contiamo circa 13 milioni di "Si", più un 2 milioni di "No" e schede bianche e nulle, che comunque indicano elettori refrattari agli ukase renziani.
Il mancato raggiungimento del quorum non è una sconfitta per cui stracciarsi le vesti.
Anche solo pochi anni fa sarebbe stato impossibile pensare di sfidare le fonti fossili, dalle quali dipendiamo così fortemente, e rispetto alle quali gli italiani sono così assuefatti e contenti (feticismo dell'automobile, sottovalutazione dei danni dell'inquinamento, etc).
Ben 13 milioni di voti sono incoraggianti.
Essere sconfitti avanzando va ancora bene.
Ma anche dalle sconfitte minori si possono trarre degli utili insegnamenti.

Il variegato mondo ambientalista ha anche ritardi culturali, in quanto è affetto da tecno-fobia, o meglio, mancanza di realismo tecnico.
Lo si vede quando emergono posizioni aprioristiche contro i parchi eolici, gli impianti fotovoltaici a terra, gli elettrodotti, le tranvie, etc.
È su questo ventre molle che ha inciso più duramente la falsa propaganda astensionista che ha goduto di tali assist.
Non è la prima volta che lo sostengo, l'avevo detto anche prima del referendum, non mi piacciono i falsi unanimismi.
I "nostri" velleitari sono i migliori alleati dello status quo. Dettagli a questo precedente post (link).

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