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domenica 4 maggio 2014

Boom and Bust all'italiana

Potenza fotovoltaica installata annualmente, anni 2008 - 2014


Cosa risulta evidente dal grafico della potenza fotovoltaica installata annualmente a livello mondiale?

Qual'è l'anomalia?
Si può osservare come la Germania abbia sostanzialmente sostenuto la domanda globale di fotovoltaico fino all'anno 2010. Negli anni successivi la Germania continua ad essere un mercato importante, per poi declinare. Un processo quindi di crescita e contrazione su un orizzonte di sei anni. Che il mercato tedesco dovesse contrarsi era nelle cose, il fotovoltaico è l'opzione più costosa nel mix delle rinnovabili a quelle latitudini. I tedeschi vanno ringraziati per aver sostenuto la domanda globale che ha permesso il declino dei costi della tecnologia. Costi ormai competitivi con le fonti fossili alle latitudini più basse (integrando le esternalità negative delle fonti fossili, esternalità che non paghiamo in bolletta, ma sui bilanci della sanità, etc).

Lo sviluppo del fotovoltaico in Italia ha avuto tutt'altro andamento. Il boom c'è stato nel 2011, quando si è verificato il crollo dei prezzi dei moduli, e gli incentivi erano lauti. Una combinazione che sì ha sbloccato il mercato, ma che ha inevitabilmente creato le condizioni per una troppo rapida contrazione negli anni successivi. Gli incentivi alti hanno permesso alla lobby fossile di gridare allo scandalo, all'insostenibile peso in bolletta, etc. La lobby fossile deve soltanto ringraziare il cielo (o meglio il Ministero assente) per questa cattiva gestione del ciclo del fotovoltaico in Italia. Una gestione più oculata del budget avrebbe permesso di installare più fotovoltaico su più anni, consolidando il settore. E l'Italia non è la Germania in termini di radiazione solare. In Germania è l'eolico che costituisce il pezzo forte della partita. In Italia è il fotovoltaico che ha questa importanza.  Adesso viviamo una fase di restaurazione energetica, l'ancien régime capitalizza sugli errori, con l'argomento infondato degli alti costi hanno bloccato il mercato. Ma con paesi come Cina e India che stanno incrementando le installazioni con quei tassi altissimi riportati in figura (lato destro), per quanto tempo ancora potrà passare la bugia dei costi eccessivi?
Gli italiani non sono un popolo brillantissimo, ma qui si tratta di saper fare 2+2.




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